Special Olympics

 

I mondiali si svolgeranno ad Abu Dhabi dal 14 al 21 marzo. 
Ma da mercoledì 6 marzo 2019 parte l'avventura, che comincia prima a Roma per la presentazioni al C.O.N.I. di tutta la delegazione e dal 8 al 11 marzo l'host town a Dubai per incontrare e conoscere i paesi ospitanti.
Gli Special Olympics si svolgeranno ad Abu Dhabi dal 14 al 21 marzo. 
 
Ma da mercoledì 6 marzo 2019 parte l'avventura, che comincia prima a Roma per la presentazioni al C.O.N.I. di tutta la delegazione e poi dal 8 al 11 marzo l'host town a Dubai per incontrare e conoscere i paesi ospitanti.
 
Si tratta del più grande evento umanitario e sportivo del mondo del 2019.
 
Programma :
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Host Town: 8 -11 marzo
 
Competizioni preliminari: 12 e 13 marzo
 
Cerimonia di apertura: 14 marzo
 
Cerimonia di chiusura: 21 marzo
  • Migliaia di persone prenderanno parte o guarderanno i Giochi. 
  • Si attendono circa 7.000 atleti Special Olympics e i loro 2.500 coach. 
  • Lo stesso Abu Dhabi coinvolgerà circa 20.000 volontari e fino a 500.000 spettatori. 
  • Le famiglie degli atleti saranno 6.000. 
  • E c'è da aspettarsi oltre 2.000 giornalisti, fotografi, videomaker e blogger che seguiranno l'evento per i media internazionali.
 
La Delegazione Italiana che parteciperà ai Giochi Mondiali d Abu Dhabi è composta da 115 atleti, 39 tecnici e 3 delegati per un totale di 157 azzurri.
TRA QUESTI VI SONO :
  • Gabriele Sava' (nato nel 1996) per il basket tradizionale 
  • Austin Ndukwe (nato nel 1995) per il basket unificato
Siti WEB per seguire gli eventi:      www.abudhabi2019.org       www.specialolympicsitalia.org
 
Di seguito la storia di Austin :
 
Austin nasce il 5 marzo 1995 a Torino. 
 
Fin dall'inizio, la vita per lui si è rivelata in salita. Il 2005 rappresenta in qualche modo lo spartiacque, l'anno della sua rinascita, quando viene inserito in una Comunità per minori, fino all' agosto del 2013 per poi passare a vivere in gruppo presso un appartamento di Torino gestito dalla cooperativa Animazione Valdocco.
 
Nonostante la durezza della sua vita, Austin cresce diventando un ragazzo, si severo con se stesso, ma anche simpatico ed allegro. 
 
E' pure un tipo piuttosto determinato nel trovare la sua strada, ecco allora che inizia acollezionare attestati di frequenza a diversi corsi, dal quello diinserimento pre-lavorativo (P.A.L.) a quello fotografico fino ad arrivare al corso di inserimento lavorativo (F.A.L.) presso l'ente formativo "ENGIM"nel 2018.
 
Austin ama guardare i film, in particolare i Musical, ma uno soltanto - ammette lui stesso - lo ha ispirato talmente da fargli comprendere chi vuole diventare da grande. Non è un Musical, il film in questione è "Space Jam", uscito nel 1996, che fonde in un'unica immagine attori in carne ed ossa e cartoni animati. Così i personaggi della Warner Bros si ritrovano a dividere lo schermo con i grandi campioni della National Basketball Association, primo fra tutti Michael Jordan. 
Ed è a lui che Austin sogna di somigliare un giorno.
 
Da allora la sua passione si concentra tutta nel basket che è diventato ilsuo sport. " Della pallacanestro la cosa che mi piace di più è lo spirito di squadra, sentirsi parte di un gruppo" - va ripetendo spesso.
 
Ha iniziato a giocare all'età di 14 anni con il k2 di Torino ma è dal 2015 che nel basket ci mette anima, corpo e cuore, un "Cuore matto" così come si chiama il Team Special Olympics che lo accoglie.
 
Ogni allenamento, ogni partita, diventano per lui occasioni per migliorare le proprie capacità e competenze sportive, la sfida è dunque soprattutto verso se stesso. Gli eventi, locali, regionali e nazionali, gli offrono invece l'opportunità di mettersi in gioco anche nelle relazioni, ampliando le proprie amicizie e mantenendole durature nel tempo.
 
Il basket ha aiutato molto Austin, non soltanto per il benessere fisico che ha prodotto, ma anche per l'equilibrio interiore che ad ogni allenamento sente di aver conquistato, ogni giorno di più. Con il tempo è migliorato fisicamente, muovendosi di più in campo, ma anche nello spirito, passando più spesso il pallone al compagno di squadra, ad esempio.
 
E' lui stesso a riconoscere di aver imparato, grazie a questo sport, a controllare meglio la sua rabbia soprattutto nel momento in cui compie un'azione sbagliata. Si tratta di una piccola ma grandissima conquista per un ragazzo dal passato buio come Austin.
 
La convocazione è stata assolutamente inaspettata. Una bellissima sorpresa che ora lo ha costretto a guardare sempre avanti, al prossimo futuro, piuttosto che alle sue spalle.
 
Oggi prova una soddisfazione enorme nel sapere di essere un atleta del team Italia che parteciperà ai prossimi Giochi Mondiali Special Olympics ad Abu Dhabi. Gareggerà nel basket unificato, che schiera in campo squadre miste composte da atleti con e senza disabilità intellettive di tutto il mondo.
Quale migliore occasione per dare il meglio di se'?
 
Dunque, come si dice, il passato è passato, il presente è radioso, il futuro è aperto: in bocca al lupo Austin!